Uno studente chiede:
Erissimaco nel suo discorso cita Eraclito di Efeso ("l'uno, pur in sé discorde, si accorda con sé medesimo, come armonia di arco e di lira"): il concetto di medicina che presenta Erissimaco, vicino a quello di Ippocrate e Alcmeone di Crotone, deriva dalla concezione filosofica di Empedocle (opposizione Philia-Neikos)? In che rapporto è allora con Eraclito?
Erissimaco cita Eraclito criticandolo, perché le sua affermazione presa alla lettera viola il principio di non-contraddizione: una cosa in sé discorde non può accordarsi, cioè non essere discorde. L'unico modo per salvare questa afffermazione dalla contraddizione è interpretare l'accordo, alla maniera di Empedocle, come armonia fra elementi semplicemente distinti. Il compito di realizzare questa armonia è dell'eros nobile, che qui diventa un principio fisiologico e cosmologico, oggetto della competenza della medicina.