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Differenza tra idee platoniche e categorie kantiane

Differenza tra idee platoniche e categorie kantiane

di Maria Chiara Pievatolo -
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Uno studente chiede:

Non mi è molto chiara la differenza tra le idee platoniche e le categorie kantiane. Le seconde le capisco come strumento per capire e classificare la realtà fenomenica, le prime come archetipi, l'idea in sé, dell'oggetto fenomenico che non si uguaglierà mai all'idea ma che piuttosto cercherà sempre di approssimarvisi il più possibile. Tuttavia credo di fare qualche errore di ragionamento perché non capisco la differenza.

Le categorie di Kant sono degli schemi che noi usiamo per ordinare l'esperienza: causa ed effetto, per esempio, non sono modelli del mondo, ma delle strutture vuote della nostra mente, che ricevono contenuti solo tramite l'esperienza. Le idee platoniche sono dei modelli, che logicamente esistono fuori da noi e sono anteriori all'esperienza: il bello in sé non è uno schema vuoto che deve essere riempito con l'esperienza, ma un'idea, che è ed ha un contenuto razionale, e in virtù della quale noi possiamo dire che un oggetto empirico è bello.

In altre parole: per Kant le categorie sono scatole che ricevono il loro contenuto dall'esperienza, mentre per Platone la ragione scopre dei contenuti razionali sul cui modello possiamo comprendere anche l'esperienza, come loro brutta copia. O ancora, metaforicamente: il complesso delle categorie è uno schedario,  il complesso delle idee è un museo d'esemplari perfetti.