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Aquile imperiali, bicipiti e no, ovvero: potere politico e potere religioso

Aquile imperiali, bicipiti e no, ovvero: potere politico e potere religioso

di Maria Chiara Pievatolo -
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Visto che l'avevamo accennato a lezione, ecco l'aquila bicipite dei Paleologi, ultima dinastia bizantina. ancora viva nella bandiera della chiesa greca ortodossa, con mappamondo e spada. Questa invece è l'aquila bicipite dei Romanov, nella quale la spada è sostituita da uno scettro, e questa è l'attuale aquila della Federazione russa, sempre con lo scettro al posto della spada.  Il cavaliere nello stemma al centro è sempre san Giorgio che uccide il drago, il quale sotto gli zar guardava verso occidente e ora invece guarda verso oriente.

L'aquila americana, con una sola testa quando fu disegnata era invece federalista e relativamente pacifica: ha in una zampa un ramo d'olivo e nell'altra un fascio di frecce che rappresenta l'unione di più stati (e pluribus unum). A prescindere dalle questioni araldiche, il fatto che la chiesa greca ortodossa conservi come proprio un simbolo imperiale suggerisce un rapporto fra potere religioso e politico la cui natura è facile da indovinare.